Ingredienti
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8 peperoni di Capriglio
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200 g yogurt di tipo greco
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300 g ricotta di pecora
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20 capperi salati
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20 pinoli
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a piacere basilico
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a piacere sale
Indicazioni
Quadrato d’Asti e Corno di Carmagnola, che nel nome dicono la forma diversissima, sono i più noti, ma ci sono anche il Trottola, un po’ a cuore e il Tumaticot, arrotondato come un pomodoro. Di recente si è aggiunto il piccolo, delizioso peperone di Capriglio, che ha una bella storia di passione, di volontà e di organizzazione. Il Piemonte così si conferma la regione più dotata per il peperone di qualità. In realtà si tratta di un ritorno. Capriglio è un piccolo paese, 500 anime circa, di tradizione contadina. Da secoli si era imparato a coltivare e sfruttare sino all’ultimo metro quadrato la terra e si era visto che nei campi di grano situati nella parte più fresca della valle, seminando subito dopo la mietitura, un certo tipo di peperone dava risultati decisamente pregevoli per sapore, consistenza e durata, non riproducibili fuori della zona. La pianta rustica, vigorosa e non molto alta, dava frutti di piccolo\medio taglio, con tre sole costole e sezione cuoriforme o leggermente triangolare, colori lucenti e come smaltati, polpa croccante e dolcissima. Da qui una buona fama e un mercato notevole nell’Astigiano e a Torino. Dagli anni sessanta tuttavia la produzione si era molto ridotta in favore di peperoni di dimensioni maggiori. Solo pochissimi continuavano la coltivazione, per il loro consumo familiare e quello di uno sparuto gruppetto di affezionati buongustai.
Peperoni farciti
Dissalate i capperi, scolateli e tritatene 12 lasciando gli altri interi.Tritate pinoli, origano e 10 foglie di basilico, mescolate la ricotta allo yogurt, poi unite i capperi e le erbe. Salate a piacere. Tagliate i peperoni per ricavare una coppetta e il suo coperchio, svuotateli da semi e filamenti bianchi e farciteli con la crema. Decorate con i capperi e il basilico rimasti, chiudeteli con la parte col picciolo e servite.