0 0
Il porro di Cervere

Condividilo sui tuoi social:

Oppure puoi semplicemente copiare e condividere questo URL

Ingredienti

600 g carne cruda di Fassona
2 porri di Cervere
circa 40 g olio EVO
sale e pepe

Il porro di Cervere

Ingredienti

Indicazioni

Condividi

A Cervere, nel Cuneese, si coltiva una eccellente varietà invernale di questa liliacea che è sempre più apprezzata ecco i suoi segreti!
Stretto tra i suoi famosi cugini, l’aglio e la cipolla, il porro è stato sottostimato e sottoutilizzato nella nostra cucina, a differenza di quella francese dove è da sempre un protagonista. Ma negli ultimi tempi si è preso una bella rivincita , anche perché gli chef più acclamati lo amano e lo utilizzano con convinzione crescente. Il consumo alimentare di questa Liliacea risale addirittura all’antico Egitto, come la cipolla del resto, dove era ritenuto energetico e perciò destinato agli schiavi che costruivano le piramidi. Anche a Roma era tenuto in conto e sembra che l’imperatore Nerone ne facesse grande uso, convinto che aiutasse a mantenere chiara la voce. Nei secoli successivi si diffuse soprattutto in Inghilterra e nel Galles diventò addirittura il vegetale simbolo della regione, quindi trovò ottima accoglienza in Francia.

Non presenta un vero e proprio bulbo, come di solito avviene nella sua famiglia botanica. Le lunghe foglie a guaina si sovrappongono strettamente l’una all’altra fino a formare una struttura a cilindro, bianca nella parte basale, che resta sotto la superficie del terreno, e verde in quella terminale, che fuoriesce. E’ la parte bianca, quella che di solito si utilizza. L’aroma è molto complesso e squisitamente floreale, il sapore attenua la parte pungente di cipolla e aglio, risultando molto più elegante e digeribile, pur conservando un carattere preciso. Si distinguono varietà estive, più fondenti e varietà invernali, più saporite. Una di queste ultime si produce a Cervere, piccolo paese delle Langhe, quasi al centro del Piemonte: il terreno soffice, composto da limo, sabbia fina e calcare è ideale per dare una qualità eccellente. E infatti il porro di Cervere, lungo, sottile, profumato, è tenero fin dalle prime foglie. Anche la parte verde, poco sviluppata in favore di quella bianca, è poco fibrosa e perciò ottima in cucina.

Ogni anno, la seconda metà di novembre, a Cervere si celebra una mostra mercato in onore del porro, che è una festa gastronomica e, per i produttori, il momento di affermare con orgoglio una tradizione colturale che si tramanda da generazioni e si basa ancora su un notevole intervento manuale. Una gita a Cervere in questa occasione è una bella idea….

 

Battuta al coltello con Porro di Cervere

600 g di carne di manzo, meglio se Fassona piemontese
2 Porri di Cervere
olio extravergine di oliva

sale, pepecv

Affettate la carne togliendo eventuali parti grasse, nervose o fibrose e battete le fettine al coltello su un tagliere di legno. Mondate la parte bianca del porro e tagliatela a rondelle. Distribuite il porro sulla carne e condite con olio, sale e pepe. Lasciate insaporire qualche minuto prima di servire. La tradizione prevede l’aggiunta del succo di limone, ma qui lo chef la sconsiglia: meglio gustare gli ingredienti crudi.

Steps

1
Fatto

Mondate i fiori e le zucchine. Bollite le zucchine fino a che sono morbide, poi schiacciatele con i rebbi della forchetta.

Recensioni ricette

Non ci sono ancora recensioni per questa ricetta, usa un modulo qui sotto per scrivere la tua recensione
precedente
Frittelle ai fiori di zucca di Marinella
prossima
Il peperone di Capriglio
precedente
Frittelle ai fiori di zucca di Marinella
prossima
Il peperone di Capriglio

Inserisci il tuo commento

Site is using a trial version of the theme. Please enter your purchase code in theme settings to activate it or purchase this wordpress theme here